Symphony Device – Teatro sonoro per dispositivi
Date / Time
08/11/2018 / 19:45 - 23:59
Location
Superbudda - Via Valprato, 68 Torino
Tempo Reale, in collaborazione con Superbudda e ALMARE, presenta:
SYMPHONY DEVICE Concerto per soli dispositivi
TEMPO REALE
Drammaturgia, composizione e tecnica: Francesco Canavese, Francesco Casciaro, Francesco Giomi, Damiano Meacci
Collaborazione tecnica: Leonardo Rubboli
Produzione: La Biennale di Venezia, Tempo Reale
Prima replica ore 19:45
Seconda replica ore 22:00
Cosa è un dispositivo? Questa domanda risuona continuamente nel dibattito filosofico, partendo dalle ricerche di Foucault fino alle più recenti dissertazioni di Deleuze e Agamben.
Già la definizione del grande filosofo francese ci guida alla comprensione del concetto:
«Ciò che io cerco di individuare con questo nome, è, innanzitutto, un insieme assolutamente eterogeneo che implica discorsi, istituzioni, strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative, enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali e filantropiche, in breve: tanto del detto che del non-detto, ecco gli elementi del dispositivo. Il dispositivo è la rete che si stabilisce fra questi elementi […]. Col termine dispositivo, intendo una specie – per così dire – di formazione che in un certo momento storico ha avuto come funzione essenziale di rispondere a un’urgenza. Il dispositivo ha dunque una funzione eminentemente strategica» (Foucault, Dits et écrits, vol. III)
Emerge dunque un’idea “sinfonica” di dispositivo, in cui gli elementi in gioco attuano relazioni e costruiscono un percorso di espressione urgente, artistica nel nostro caso. Ma dispositivo significa anche tecnologia che ci circonda, estensione dell’attività antropica quotidiana, elemento imprescindibile del vivere di oggi, ma anche soggetto di una obsolescenza costante generatrice di uno dei più rilevanti problemi dell’ecologia contemporanea. L’ambivalenza del concetto – tanto filosofico quanto tecnico – ben si presta quindi a fare da impianto concettuale per una partitura musicale che vuole investigare l’universo della “meccanicità elettrica organizzata” e che, mettendo insieme teatro, suono e immagine, porta con sé un’idea complessa: integrare i processi post-industriali, guardare al recente passato del mondo analogico, riflettere sul concetto di ecologia dei sistemi tecnologici. Ma soprattutto guardare alla musica attraverso un sistema concentrico di relazioni (per esempio quello della “sinfonia”) e di strumenti (gli oggetti “hackerati” dell’ensemble) per produrre non tanto una nuova composizione quanto un processo virtualmente nuovo e infinito.
MODALITÀ DI INGRESSO
Ingresso riservato ai soci con contributo responsabile di € 7
Domanda di associazione online obbligatoria
https://www.superbudda.com/membership/